Il ginocchio valgo o ginocchio a X devia verso l’interno creando un angolo chiuso lateralmente ed aperto internamente con anca addotta e caviglie che tendono a distanziarsi l’una dall’altra.
Generalmente, il valgismo è una condizione parafisiologica che, a lungo andare, rischia di diventare patologica.
Se da giovani il problema è puramente estetico, da adulti il ginocchio valgo può causare problemi degenerativi e funzionali capaci di compromettere la qualità della vita al punto tale da richiedere, nei casi più gravi, l’intervento di chirurgia mini invasiva per l’impianto di una protesi monocompartimentale del ginocchio (in certi casi, è necessaria anche una protesi dell’anca).
Cause del ginocchio valgo
Quando non si tratta del caso classico di ginocchio valgo primitivo (che compare in età infantile per uno sviluppo anomalo delle componenti femorale e tibiale), il valgismo può avere cause secondarie come lesioni legamentose, gonartrosi che compromette il comparto laterale, conseguenze di fratture dei condili o del piatto tibiale, alterazioni assiali esterne al ginocchio (come, ad esempio, alterazioni dell’asse femorale e tibiale, displasia dell’anca) e malattie ossee o cartilaginee.
Valgismo modesto e severo
Il 30% degli italiani soffre di quelli che la comunità medica definisce DMS (disturbi muscolo-scheletrici) da sovraccarico.
Questa percentuale include il problema del ginocchio valgo che, senza dubbio, porta ad un aumento dei carichi del compartimento laterale del ginocchio quando si è in movimento.
Un valgismo modesto, di solito, non comporta conseguenze mentre un valgismo grave può causare la rottura del menisco laterale, il consumo della cartilagine fino all’artrosi del comparto laterale del ginocchio nonché sofferenze di mal allineamento della rotula con conseguente condropatia femoro rotulea.
Il valgismo può alterare l’asse del femore e della tibia.
Il primo sintomo è il dolore al ginocchio nel lato esterno, difficoltà nel flettere correttamente e completamente e, nei casi più gravi, difficoltà a camminare.
Sport, fisioterapia, ginocchiera e plantari per i giovani
Giovani e bambini con ginocchio valgo possono praticare sport (nuoto, bicicletta) per rinforzare la muscolatura di glutei e cosce oppure possono essere sottoposti a trattamenti fisioterapici per bilanciare le leve muscolari.
L’ortopedico consiglia, generalmente, l’applicazione di una ginocchiera rigida per mantenere in asse l’articolazione seppure, spesso, non sia ben tollerata (crea compressioni in alcuni punti, eritemi, arrossamenti della pelle).
Se il ginocchio valgo compromette caviglia e piede, si consiglia un plantare per correggere l’appoggio del piede ottimizzando l’allineamento del ginocchio.
Terapia farmacologica e chirurgica per gli adulti
Gli adulti con ginocchio valgo responsabile di meniscopatia ed artrosi dovranno ricorrere, oltre che ad una specifica attività sportiva e ad un trattamento fisioterapico mirato, anche ad una terapia farmacologica a base di condroprotettori ed infiltrazioni di acido ialuronico.
Nei casi in cui la deviazione angolare risulta grave e provoca seri disturbi, il valgismo va necessariamente trattato e risolto attraverso una terapia chirurgica correttiva.
Se il paziente non riporta danni della cartilagine o del menisco sarà sufficiente un intervento di osteotomia varizzante (tibiale o femorale).
Se, al contrario, il valgismo ha provocato danni cartilaginei e meniscali, sarà necessaria la sostituzione articolare attraverso un intervento di chirurgia protesica mini invasiva. In tal caso, verrà impiantata una protesi di ginocchio monocompartimentale (se la gonartrosi coinvolge soltanto il comparto laterale del ginocchio) o totale (se tutti e tre i compartimenti del ginocchio sono compromessi).
In fase di intervento, il chirurgo procederà riallineando l’asse della gamba.
Talvolta, il ginocchio valgo grave può compromettere a tal punto la funzionalità e l’articolazione dell’anca da rendere necessario l’impianto di una protesi anca mini invasiva.
Protesi ginocchio e anca bilaterali simultanei: la tecnica mini invasiva
E’ possibile intervenire chirurgicamente anche per risolvere il problema del ginocchio valgo impiantando protesi ginocchio ed anca bilaterali simultanei (in un unico intervento).
Tanto per la protesi monocompartimentale del ginocchio quanto per la protesi di anca, la tecnica chirurgica mini invasiva ha come primo obiettivo quello di preservare il più possibile la parte sana, non danneggiata dall’artrosi, ovvero i compartimenti sani del ginocchio e gran parte del collo femorale per l’anca.
La protesi ginocchio o anca mini invasiva è più piccola di quella impiantata con tecnica chirurgica tradizionale. L’uso di una protesi a stelo corto rispetta maggiormente i tessuti ossei.
I vantaggi sono molteplici, in entrambi i casi, perché si riducono:
- La durata dell’intervento, i tempi di recupero e riabilitazione;
- L’incisione;
- L’invasività per ottenere il massimo risparmio tissutale;
- La perdita di sangue durante e dopo l’intervento.
La tecnica chirurgica mini invasiva permette di accedere ad anca e ginocchio senza sezionare i muscoli, tramite un’apertura anteriore di 8 cm circa, una via intermuscolare e internervosa: in questo modo si minimizza il rischio di danneggiare muscoli, tendini, nervi e vasi.
La protesi mini invasiva dura mediamente 20-25 anni.
Il primato in Italia: 3 impianti anca+ginocchio simultanei
Riguardo alla possibilità di eseguire impianti bilaterali simultanei nei casi di gonartrosi (artrosi del ginocchio) e coxartrosi (artrosi dell’anca) anche in merito alla problematica del ginocchio valgo, in Italia il 7 febbraio 2017 è stato registrato un primato.
Il Dott. Michele Massaro, esperto in chirurgia protesica mini invasiva presso le Cliniche Humanitas di Bergamo, per la prima volta ha effettuato un impianto simultaneo di 3 protesi (due protesi monocompartimentali al ginocchio sinistro ed una protesi anca destra): l’operazione durata 2 ore è perfettamente riuscita.
La paziente 63enne romana operata dal Dott. Massaro si è ristabilita perfettamente ed ha ripreso le normali attività quotidiane grazie ad un intervento importante, passato in sordina nelle maggiori testate italiane.